Il terzo giorno basta la mattina per arrivare alla meta, che sono solo 10 km, anche se tutti in salita. Dopo una colazione abbondante nel sontuoso b&b, ripercorriamo la ex tramvia, che una volta al santuario ci si arrivava anche col trenino. Poi il santuario, con la sua imponenza ci appare dopo una collinetta, coronato dalle scenografiche cime innevate. E qui scatta l'immancabile foto di rito. Alla tappa di domani!
Il secondo giorno si parte da Magnano, piccolo paese già collinare, l'aria frizzante del mattino a darci la sveglia. Sappiamo di dover salire e la fatica ci accompagna, ma i boschi e i pascoli che attraversiamo ripagano totalmente lo sforzo. Dopo una sosta al santuario di Graglia ripartiamo, pensando che il più, per oggi, sia fatto; e invece il sentiero "Inferno", che dall'alto ci riporta, ripidissimo, prima giù al torrente e poi di nuovo su a riguadagnare la quota persa, ci costringe ad un ultimo sforzo prima del brindisi del finale di tappa che, dopo 29 km e 1000 m di dislivello in salita, ci sentiamo di aver davvero meritato.